I nostri progetti in corso
FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE EMILIA-ROMAGNA
Programma di Aiuti Europei agli Indigenti (PO I FEAD)
A Faenza, l’Associazione SOS Donna ODV partecipa al Programma di Aiuti Europei agli Indigenti (PO I FEAD) in qualità di Organizzazione partner Territoriale (OpT), provvedendo alla distribuzione di aiuti alimentari cofinanziati dal Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD) e all’erogazione di misure di accompagnamento per orientare e sostenere le persone in condizione di bisogno. Nell’anno 2021 l’OpT SOS Donna ha distribuito n. 61 pacchi alimentari per un totale di n. 11 persone aiutate in maniera continuativa, attraverso il sostegno finanziario del PO I FEAD.
Gruppo di auto mutuo aiuto
LIBERA-MENTE
un dialogo libero sull’essere donna oggi
L’Associazione SOS Donna ODV invita le donne del territorio dell’Unione della Romagna Faentina, a partecipare al Gruppo di Auto Mutuo Aiuto “LIBERA-MENTE”: Un dialogo libero sull’essere donna oggi
Il gruppo s’incontrerà il Mercoledì sera, dalle 20.30 alle 22.30, a partire da Mercoledì 9 Marzo 2022, ogni quindici giorni, presso la Sede dell’Associazione SOS Donna, in Via Laderchi, 3 a Faenza.
Il gruppo potrà accogliere al massimo 10 partecipanti. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione obbligatoria inviando un’ email a: info@sosdonna.com, entro Venerdì 4 Marzo 2022.
Qualora le iscrizioni superassero il numero previsto di partecipanti, l’Associazione si riserverà di creare una lista d’attesa e valutare la possibile attivazione di un secondo gruppo di auto mutuo aiuto. L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del progetto “Libertà nella differenza”.
Per partecipare al gruppo è necessario essere in possesso della Certificazione Verde. Gli incontri si svolgeranno nel pieno rispetto della normativa vigente in merito al contenimento del Covid19.
Per maggiori informazioni: 0546/22060 – info@sosdonna.com
PROGETTO
“Protezione come primo passo di uscita dalla violenza”
sostenuto con i fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese
L’Associazione SOS Donna ODV-Centro Antiviolenza, dal 2013 gestisce un Servizio di Emergenza H24 sul territorio dell’Unione della Romagna Faentina. Negli ultimi 3 anni abbiamo visto quasi il triplicarsi degli interventi di messa in protezione di donne ed i loro figli/e minori. Nel 2018 sono state collocate in emergenza 4 donne con 8 figli/e minori, nel 2019 10 donne con 13 figli/e minori mentre nel 2020 11 donne con 19 figli/e minori. Solo nei primi 20 giorni del mese di Gennaio 2021, abbiamo accolto in emergenza 3 donne e 2 minori. Inoltre, nel 2019 e significativamente nel 2020, anche a causa della pandemia Covid-19 correlata abbiamo sperimentato un aumento significativo del numero di giorni trascorsi in strutture di emergenza da parte delle donne, per delle criticità legate ad un ritardo nell’attivazione delle misure di tutela legale di risposta ai casi di violenza, nonché ad una gravità maggiore dei traumi fisici e psicologici subiti dalle donne, traumi che rendono per loro il percorso di uscita dalla violenza più faticoso.
La messa in pratica del Servizio H24 avviene attraverso l’attivazione telefonica con numero dedicato dell’operatrice di reperibilità da parte dei soggetti, all’interno di Forze dell’Ordine, Pronto Soccorso e Servizi Sociali, che entrano in contatto con la donna che si trova in condizione di emergenza. Per ogni caso viene fatta una valutazione specifica, in modo da intervenire in maniera adeguata. Una volta accertata la volontà della donna al contatto col Centro Antiviolenza, si valuta la sua disponibilità a un primo colloquio, che può avvenire telefonicamente o personalmente. Viene valutata poi la gravità del caso e la sussistenza di una situazione di emergenza tale da richiedere l’allontanamento immediato della stessa (da sola o con bambini/e) al fine di garantirne l’incolumità. In caso di esito positivo della valutazione, si procede con la messa in sicurezza della donna, attraverso il trasferimento in un luogo ad indirizzo segreto. L’ubicazione del luogo deputato all’ospitalità in emergenza è tenuto segreto. L’ospitalità, per il carattere di emergenza che la contraddistingue, si considera come limitata nel tempo.
La presente progettualità intende rafforzare il servizio di emergenza per donne e minori ed ha come obiettivi specifici: 1) attivazione di un’operatrice dipendente dell’Associazione SOS Donna per affiancare l’operatrice di reperibilità H24 nel follow-up delle donne in emergenza ed eventualmente, nel suo orario di lavoro, nell’inserimento nelle strutture di pronta emergenza; 2) attivazione di un’operatrice dipendente dell’Associazione SOS Donna ODV per l’organizzazione di momenti didattici e ludico-ricreativi per bambini/e accolti/e in emergenza; 3) formazione di tutti gli attori della rete con momenti di sensibilizzazione periodici a cura di una delle operatrici che si occupa dell’emergenza; 4) acquisto di card prepagate presso Grande Distribuzione per garantire alle donne il rifornimento di generi di prima necessità come alimenti specifici, prodotti no food (es, pannolini per bambini), farmaci da banco, materiale scolastico, vestiario; 5) formalizzazione di un accordo con Azienda Privata di Trasporti locale per i trasferimenti necessari al percorso di uscita dalla violenza della donna e minori; 6) stesura grafica e stampa di opuscolo informativo sul servizio da condividere con la rete.
Il Fondo Otto per Mille della Chiesa Valdese ha finanziato il progetto con un contributo pari a 17.529,46 €.
UNA CASA RIFUGIO PER RICOMINCIARE: ALLESTIAMO “CASA NICOLETTA”!
L’Associazione SOS Donna ODV, centro antiviolenza di Faenza, opera sul territorio dell’Unione della Romagna Faentina da 27 anni e si occupa di fornire accoglienza, sostegno psicologico e legale a donne che hanno subito o subiscono violenza, indipendentemente dalla loro provenienza, cultura o religione. Dal 2000 è attiva una convenzione con l’Unione della Romagna Faentina per la gestione del Servizio Fe.n.ice (Female Network Service). Dal 2010 il centro antiviolenza gestisce alcune case rifugio a indirizzo segreto e case di semi-autonomia, rivolte alle donne che hanno necessità di allontanarsi da casa, insieme ai e alle proprie figlie, poiché vivono particolari situazioni di rischio.
A gennaio 2021 è stata rinnovata la convenzione con l’Unione della Romagna Faentina, che ha concesso alla nostra Associazione la gestione di tre ulteriori appartamenti da utilizzare come case rifugio a indirizzo segreto, destinate all’ospitalità di donne e minori in fuga dalle violenze. Una di queste è “Casa Nicoletta”, dedicata a Nicoletta Massari, socia e operatrice volontaria di SOS Donna venuta a mancare pochi mesi fa. Si tratta di un appartamento di ampie metrature composto da cucina abitabile, due camere da letto (matrimoniale e singola) e bagno, che potrà ospitare fino a due nuclei monogenitoriali. Per far si che la casa rifugio possa diventare operativa dovremo acquistare tutto il mobilio e gli elettrodomestici necessari per allestire le stanze e rendere l’abitazione calorosa e confortevole per accogliere al meglio le donne e i/le loro figli/e minori, già pesantemente provati dalle violenze subite e dalla necessità di allontanarsi dalla propria abitazione, dai propri affetti e dalla propria quotidianità.
L’Associazione SOS Donna gestisce inoltre, dal 2014, una casa di semi-autonomia data in comodato d’uso gratuito da una privata cittadina: questa particolare struttura è dedicata alle donne che stanno concludendo il loro percorso di uscita dalla violenza ma che non hanno la possibilità di poter affittare o acquistare una casa nel libero mercato. Il centro antiviolenza offre loro l’opportunità di essere ospitate, insieme ai/alle loro figli/e, nella casa di semi-autonomia dove il progetto prevede che si facciano carico del pagamento delle sole utenze, in un’ottica di responsabilizzazione dei consumi, senza dover sostenere il costo di un affitto. L’ospitalità, dedicata a donne lavoratrici, è limitata nel tempo ma permette loro di poter mettere da parte i risparmi per una futura autonomia abitativa.
L’appartamento di semi-autonomia, attivo fino a marzo 2021, ha ora la necessità di alcune piccole ristrutturazioni per essere reso più accogliente per le donne ospiti, per questo avremo la necessità di acquistare del mobilio nuovo per i diversi ambienti e di effettuare alcuni lavori di idraulica nel bagno.
Per questo progetto abbiamo deciso di organizzare una raccolta fondi, chiedendo supporto alle aziende e alle realtà del territorio faentino. L’obiettivo che ci siamo poste è quello di arrivare ad un totale di € 16.000,00 di donazioni che saranno interamente destinate all’allestimento di “Casa Nicoletta” e alla ristrutturazione della casa di semi-autonomia. I fondi raccolti verranno utilizzati nei prossimi mesi, perché abbiamo l’obiettivo ambizioso di rendere operative le case entro la fine del 2021, e saranno debitamente rendicontati ai partner coinvolti.
Qui la scheda con la descrizione dettagliata del progetto: scheda progetto
Grazie alle aziende e alle realtà che hanno deciso di sostenerci fino ad ora:
- Coop Alleanza 3.0 tramite l’iniziativa “+ Vicini”: Progetto Coop Alleanza 3.0 – solidarieta +vicini Sos Donna
- Confcommercio Ascom Faenza
- Lions Club Faenza
- Creativi sopra la media e i/le cittadini/e di Casola Valsenio
- Imago Srl – Rimini
- La BCC – Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese
- Marcello Berlini Fisioterapista
- Tampieri Financial Group Spa
- Rotary e Rotaract Club Faenza
- I/le collegh* dell’U.O. Medicina Riabilitativa
Puoi contribuire anche tu all’allestimento di Casa Nicoletta! Abbiamo attivato una raccolta fondi online! Puoi trovare tutte le informazioni sulla raccolta fondi, le modalità per donare e le relative ricompense al seguente link: clicca qui
La raccolta fondi destinata all’allestimento di Casa Nicoletta si è conclusa da pochi giorni, ed è stato bellissimo sentire intorno a noi l’entusiasmo e il sostegno di una comunità di persone singole e realtà collettive, che si è schierata in supporto alle donne e ai/alle minori in percorso di uscita dalla violenza, e a sostegno delle attività e dei progetti promossi dal nostro centro antiviolenza.
Di seguito potrete trovare le oltre 150 persone e realtà che hanno sostenuto il progetto “Una casa rifugio per ricominciare: allestiamo Casa Nicoletta”! Una parte di loro ha deciso di rimanere anonima, per questo non troverete i loro nomi, ma il nostro ringraziamento va anche a loro: clicca qui
Qui il comunicato stampa con la presentazione dei risultati della campagna di raccolta fondi: clicca qui
PROGETTO REGIONALE
“Libertà nella differenza”
Implementazione della rete antiviolenza,
rispetto per una cultura plurale delle diversità,
contrasto alle discriminazioni di genere,
promozione delle pari opportunità
Il progetto, promosso dall’Associazione SOS Donna, intende proseguire e implementare le attività già avviate con i progetti precedenti sulla base dei risultati ottenuti, nell’ottica di consolidare l’integrazione dei servizi offerti sulla base delle necessità emerse da sempre nuove problematiche e del contesto epidemico in atto. Il Progetto ha come obiettivi quelli di favorire il rispetto per una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione, anche in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere, promuovere il tema della parità uomo-donna e le pari opportunità, oltre che prevenire e contrastare i fenomeni di violenza di genere e di discriminazione, cui sono o possono essere soggette donne che vivono specifiche condizioni di fragilità, incluse quelle conseguenti all’attuale crisi sanitaria e di donne che si trovano a rischio di emarginazione sociale, discriminazione e violenza per la loro condizione di migranti, richiedenti e titolari di protezione internazionale, neo-arrivate, vittime di pratiche lesive.
Per perseguire gli obiettivi di cui sopra, verranno realizzati dei percorsi formativi all’interno delle Scuole di ogni ordine e grado del territorio per promuovere un dialogo con le nuove generazioni, oltre che interventi in altri spazi di aggregazione, come l’ambito sportivo. Verranno organizzati diversi incontri aperti alla cittadinanza dell’intera Unione della Romagna Faentina, come spettacoli teatrali, presentazioni di libri, mostre fotografiche, rassegne cinematografiche sui temi del femminile, ma anche nello specifico sui temi dell’identità di genere. Molte le iniziative anche per le donne, come l’attivazione di gruppi di auto mutuo aiuto e di rafforzamento della rete dei Servizi che in diversa misura e con diverse competenze operano nei percorsi di uscita dalla violenza.
Particolare attenzione verrà posta rispetto alla diffusione degli eventi su tutto il territorio, comprese le aree montane dei Comuni di Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio. Vari i partners coinvolti, tra cui l’Unione della Romagna Faentina, Teatro Due Mondi, Teatro del Drago, Associazione culturale Fatti d’Arte, Associazione sportiva Gioca Lo Sport Senza Frontiere, Associazione Delfi – CTM (Centro Trattamento Uomini Maltrattanti).
PROGETTO REGIONALE
“RicuciAMO”
promosso dall’Unione della Romagna Faentina
Con un contributo regionale di € 40.000, il progetto “RicuciAMO”, promosso dall’Unione della Romagna Faentina, ha tra i suoi obiettivi quello di far acquisire competenze specifiche in ambito tessile alle donne vittime di violenza che si trovano in percorsi di protezione attivati dalle istituzioni attraverso il centro antiviolenza SOS Donna, per poi favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro. Questo permetterà loro di acquisire un’indipendenza economica, elemento fondamentale per la loro autonomia e l’allontanamento da situazioni di sottomissione perpetrate dai maltrattanti. Altro elemento non trascurabile del progetto è l’azione di sostegno alle aziende tessili del territorio che oggigiorno fanno sempre più fatica a trovare in zona manodopera specializzata. A fare da tutor alle donne che verranno avviate nel percorso di RicuciAMO saranno sarte in attività o che sono da poco in pensione. Il progetto prevede la partecipazione di un massimo di 10 donne che seguiranno 500 ore di corso in aula e 100 in aziende tessili del territorio che hanno aderito all’iniziativa.
Per permettere alle corsiste di poter intraprendere il cammino segnato dal progetto, “RicuciAMO” prevede inoltre l’attivazione di un servizio di baby-sitting per accudire i/le loro figli/e minori, conciliando così i ritmi della vita genitoriale con il lavoro. A portare avanti questo servizio saranno altre donne che hanno terminato il loro percorso di autodeterminazione presso il centro antiviolenza.
PROGETTO REGIONALE
“Generi e generazioni, insieme contro la violenza”
nel territorio dell’Unione del Rubicone e Mare
Attraverso il progetto regionale, l’Unione Rubicone e Mare promuoverà iniziative culturali e di prevenzione, campagne comunicative e un festival aperto all’intera cittadinanza, in particolare alle nuove generazioni, sui temi della violenza di genere e dell’identità di genere. Il progetto vede il coinvolgimento, come partners, dell’Associazione SOS Donna per la realizzazione di percorsi formativi nelle scuole secondarie di primo grado di tutto il vasto territorio dell’Unione. Con l’attività svolta nelle Scuole si vuole costruire un percorso integrato di educazione antiviolenza, promuovendo una cultura di solidarietà e sostegno, esplorando le differenze di genere, affermando il valore della relazione e offrendo percorsi di prevenzione e conoscenza delle tematiche di genere. Il progetto ha l’obiettivo di aiutare ragazzi e ragazze a riflettere sulla tematica delle differenze di genere e sull’influenza che esse hanno nella relazione con i coetanei; delle idealizzazioni e delle aspettative legate a tali rappresentazioni, anche influenzate dagli stereotipi e dai pregiudizi interiorizzati dal soggetto. Pertanto, gli incontri vogliono rappresentare uno spunto per aumentare le conoscenze ed apprezzare le “normali” diversità che contraddistinguono le differenze di genere. Inoltre l’obiettivo del progetto è di sensibilizzare ragazzi e ragazze sulla tematica della violenza nei confronti delle donne, mostrando loro la dimensione nazionale e locale del fenomeno, facendoli riflettere sui cambiamenti culturali necessari ad arginare ed eliminare il fenomeno. Il progetto verrà coordinato dall’Ufficio di Piano dell’Unione del Rubicone e Mare e sarà realizzato in collaborazione con Asp del Rubicone – Centro per le Famiglie e Associazione Voce Amaranto.
PROGETTO REGIONALE
“Il lavoro oltre la violenza: percorsi di attivazione e di rete tra imprese e comunità”
nel territorio dell’Unione del Rubicone e Mare
Il progetto “Il lavoro oltre la violenza: percorsi di attivazione e di rete tra imprese e comunità”, promosso dall’Unione del Rubicone e Mare, si realizza in continuità con il progetto precedente “sportello orientamento al lavoro Alba”. Obiettivo specifico del progetto è quello di dare ulteriori possibilità alle donne vittime di violenza di uscire dalla loro condizione di fragilità o della momentanea situazione di vulnerabilità, attraverso percorsi integrati di inclusione sociale e lavorativa, aumentando qualitativamente e quantitativamente le opportunità di inserimento socio-lavorativo. In particolare obiettivo è ingaggiare principalmente il mondo dell’imprenditoria locale già peraltro solleticato sui temi della responsabilità sociale d’impresa attraverso un progetto precedente. All’interno del progetto – realizzato in partnership con l’Associazione SOS Donna, Associazione Rompi il Silenzio di Rimini e Associazione Between – oltre all’apertura settimanale dello Sportello di Orientamento al Lavoro, sono previste azioni di sensibilizzazione alle imprese del territorio, incontri informativi rivolti alle donne straniere e una campagna informativa e di sensibilizzazione tradotta in 4 diverse lingue.
PROGETTO
“Sportello Antiviolenza ALBA”
nel territorio dell’Unione del Rubicone e Mare
L’obiettivo generale del progetto – presentato dall’Unione del Rubicone e Mare in partnership con i centri antiviolenza SOS Donna di Faenza, Rompi il Silenzio di Rimini e Trama di Terre di Imola – è quello di realizzare un intervento mirato al superamento della violenza subita dalla donna, differenziato e peculiare rispetto alla vasta rete di servizi sociali e sanitari locali che accolgono donne vittime di violenza o a rischio di subire violenza, per le quali deve essere riconosciuta la dominanza di una problematica di natura sociale o sanitaria. Su queste basi è nato lo sportello antiviolenza ALBA, che si rivolge a donne che vivono o hanno vissuto situazioni di sopraffazione e di violenza nelle loro relazioni di coppia, in famiglia, in ambito lavorativo o in altri contesti sociali. Il servizio è gratuito e anonimo e viene offerto a tutte le donne indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia, lingua, cultura, religione e situazione economica. Gestito dalle operatrici professionali delle associazioni SOS Donna e Rompi il silenzio, lo sportello opera in stretta collaborazione con la rete dei soggetti pubblici e privati del territorio (forze dell’ordine, Pronto soccorso, consultorio familiare, servizi alla persona pubblici e settore no profit) per accogliere le donne e i minori vittime di violenza che necessitano di un aiuto.
Dal 14 maggio 2019 lo sportello è aperto al pubblico ogni martedì dalle 10.30 alle 14.30 presso la stanza “E” della Casa delle Associazioni di Savignano sul Rubicone (Villa Perticari – Corso Perticari, 124), con reperibilità telefonica sempre garantita, negli altri giorni, al numero 379 1067540. Parallelamente all’apertura dello Sportello Antiviolenza è previsto un percorso di formazione specifico per gli operatori e le operatrici della rete territoriale di contrasto alla violenza e delle volontarie dello sportello.
A rendere possibile l’attivazione del servizio è stato anche il contributo della Regione Emilia Romagna: il progetto dell’Unione Rubicone e Mare si è infatti classificato primo in Regione nel bando destinato all’apertura di nuovi sportelli antiviolenza, ricevendo così dalle casse della Regione Emilia-Romagna 17.990 euro a copertura dell’80 per cento dei costi, stimati complessivamente in 22.500 euro.
Il progetto proseguirà anche per il 2020 con lo stesso format e accompagnato dall’apertura del servizio di Sportello di Accompagnamento e Orientamento al Lavoro rivolto a donne che subiscono violenza, aperto tutti i venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
PREVENZIONE E INFORMAZIONE NELLE SCUOLE
L’Associazione Sos Donna ha all’attivo da diversi anni un progetto di formazione rivolto alle Scuole di ogni ordine e grado (studenti e insegnanti) con l’obiettivo di valorizzare le differenze di genere, il rispetto di una cultura delle diversità come presupposto per prevenire e contrastare ogni violenza e discriminazione sessista e per superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato di essere donne e uomini. Il progetto viene proposto ogni anno scolastico a diverse scuole dell’Unione della Romagna Faentina e di Lugo. DI seguito i moduli proposti:
- Progetto “Femmine e Maschi – Facciamo girotondo insieme”, rivolto alle Scuole dell’Infanzia, quale percorso riguardante le differenze di genere e, più in generale, il rispetto “dell’altro diverso da me” a partire dalla quotidianità che i bambini sperimentano nei loro principali contesti di vita (scuola e famiglia), all’interno dei quali si formano le rappresentazioni individuali e vengono vissute le relazioni interpersonali. Di seguito la Scheda Progetto
- Progetto “Quali le differenze”, rivolto alle Scuole Elementari, con l’intento di proporre ai bambini un primo elemento di riflessione sulle differenze culturali di genere tra maschi e femmine, avviando, attraverso modalità ludico-interattive e uno scambio all’interno del gruppo classe e con le operatrici del Centro, un percorso di riflessione partecipata. Di seguito la Scheda Progetto
- Progetto “Educare nelle differenze e prevenire la violenza di genere”, quale sperimentazione di sensibilizzazione alla differenza di genere, rivolto a ragazzi e ragazze delle Scuole Medie Inferiori dell’Area faentina. L’obiettivo di tale progetto è aiutare i ragazzi a riflettere sulla tematica delle differenze di genere e sull’influenza che esse hanno nella relazione con i coetanei.
- Progetto “Navighiamo a vista”, un intervento psicoeducazionale di sensibilizzazione sul fenomeno del Cyberbullismo nelle Scuole Secondarie di Primo Grado. Gli incontri sono focalizzati soprattutto sugli aspetti emotivi legati al fenomeno del Cyberbullismo, sulle strategie preventive e di protezione da un punto di vista personale e, infine, sulla relazione tra pari e con gli adulti in caso di episodi di Cyberbullismo (diretti o indiretti).Di seguito la Scheda Progetto di entrambi i moduli.
- Progetto “Libera dalla violenza. La violenza di genere nelle relazioni adolescenziali”, quale sperimentazione di sensibilizzazione alla violenza di genere, rivolto a ragazzi e ragazze delle Scuole Medie Superiori dell’Area faentina. L’obiettivo di tale progetto è aiutare i ragazzi a riflettere sulla tematica della violenza di genere, sui comportamenti aggressivi, sulle molestie sessuali e sulle eventuali strategie di prevenzione e difesa. Di seguito la Scheda Progetto.
Nel 2017 l’Associazione Sos Donna ha ricevuto un finanziamento pari ad € 2.000 da parte di Banca Intesa San Paolo quale contributo per lo svolgimento del Porgetto Nelle scuole per prevenire la violenza a valere sul “Fondo di beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale”, costituito dai soci della Banca.
PROGETTO “EMERGENZA H24”
Dal 1° luglio 2013 l’Associazione SOS Donna, con partner il Comune di Faenza, ha attivato il Servizio di emergenza H24 rivolto alle Forze dell’Ordine e Pronto Soccorso che incontrano donne vittime di violenza nel territorio dell’Unione della Romagna Faentina. Attraverso le procedure concordate insieme, l’Associazione SOS Donna risponde 24 ore su 24, attraverso un cellulare dedicato, alle richieste che arrivano da Polizia municipale, Questura, Carabinieri e Pronto Soccorso qualora una donna vittima di violenza (da sola o con i suoi bambini) necessiti di una prima accoglienza e di un sostegno.
Da settembre 2013 è stato messo a disposizione un alloggio di pronta emergenza, questo nuovo alloggio ha la funzione di garantire immediata protezione a chi ancora non ha intrapreso un percorso di uscita dalla violenza. Le donne in emergenza ed i loro bambini, afferenti dal servizio H24, possono essere ospitate nella struttura anche in orario notturno, in una prassi di messa in sicurezza che coinvolge anche Pronto Soccorso e Forze dell’Ordine. Nell’anno 2017 è stata avviata una positiva collaborazione con l’Associazione Demetra Donne in Aiuto, centro antiviolenza di Lugo, nella gestione delle emergenze: nella reperibilità telefonica turnano di settimana in settimana due operatrici formate, una per Sos Donna di Faenza e una per Demetra di Lugo, pronte a intervenire in emergenza sui territori dell’Unione della Romagna Faentina e dell’Unione della Bassa Romagna. In entrambi i territori è presente una casa di emergenza a indirizzo segreto nell’eventualità in cui la donna vittima di violenza e i suoi bambini necessitino di essere ospitati in emergenza.
Periodicamente si svolgono riunioni di raccordo tra Centro Antiviolenza, rappresentati delle Forze dell’Ordine e del Servizio Sanitario dell’Unione della Romagna Faentina per confrontarsi sull’andamento della gestione e sul consolidamento delle prassi di intervento in emergenza con donne che subiscono violenza.
UNA RETE REGIONALE PER L’INCLUSIONE LAVORATIVA DELLE DONNE IN DIFFICOLTA’
Il progetto è co-finanziato con risorse del Fondo sociale europeo – Programma Operativo 2014/2020 Regione Emilia-Romagna; l’intera operazione “Una rete regionale per l’inclusione lavorativa delle donne in difficoltà” coinvolge tutti i Centri Antiviolenza facenti parte del Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna ed è gestita dalla Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini di Ravenna. Destinatarie del progetto sono le donne in percorso presso il Centro Antiviolenza del territorio ed ha lo scopo di potenziarne le risorse personali e territoriali messe in campo per la ricerca attiva del lavoro. Ciò al fine di affrancare la donna dalla dipendenza economica e facilitarne così la ricostruzione del proprio percorso di vita. In questo progetto con la presa in carico da parte delle operatrici vengono concordati dei colloqui con le donne per la costruzione di un percorso personalizzato di azioni di supporto all’inserimento lavorativo: redazione curriculum, valutazione delle competenze, verifica delle opportunità di lavoro; oltre alle opportunità previste all’interno dell’operazione, e più idonee per la donna, quali formazione, tirocini, ecc. Le donne, verranno aiutate ad individuare “la professione” che vogliono svolgere sulla base dei “saperi” e delle aspirazioni personali, sviluppando un maggior livello di consapevolezza del proprio ruolo all’interno di un contesto lavorativo, rendendole consapevoli delle problematiche alle quali vanno incontro e fornendo loro gli strumenti per riuscire a sostenere nel tempo l’impegno preso.