Nuova casa rifugio per le vittime di aggressione

Sarà un rifugio per le donne vittime di aggressione o in situazione di grave pericolo la nuova casa emergenza di cui il centro antiviolenza faentino Sos Donna dispone da inizio settembre. Grazie alla disponibilità dall’Asp “Solidarietà insieme”, l’associazione faentina può ora disporre di questo indispensabile spazio in cui alloggiare temporaneamente le donne ed i loro bambini che abbiano necessità di allontanarsi immediatamente dalla propria residenza per sfuggire a gravi situazioni di violenza.


L’alloggio – la cui ubicazione rimane segreta per comprensibili motivi di sicurezza – permetterà a donne in situazione di emergenza di soggiornare presso l’abitazione per un massimo di 10 giorni, con il coordinamento di volontarie e operatrici del centro antiviolenza faentino. Grazie al servizio di reperibilità 24 ore su 24 che Sos Donna, in collaborazione con il Comune di Faenza, ha attivato da luglio 2013 attraverso un finanziamento del Dipartimento per le Pari opportunità, le donne in emergenza ed i loro bambini potranno essere ospitate nella struttura anche in orario notturno, in una prassi di messa in sicurezza che coinvolge anche Pronto Soccorso e Forze dell’Ordine.
L’abitazione, come detto, è stata messa a disposizione dall’Asp “Solidarietà Insieme”, che ha provveduto, in parte, anche agli arredi attraverso l’interesse di uno dei sei Comuni dell’Unione della Romagna Faentina. La convenzione tra Asp e Sos Donna è stata firmata alla fine di agosto 2013, per far sì che l’alloggio fosse già disponibile a fine estate.
Sos Donna, in collaborazione con il Comune di Faenza – Servizio Fenice, gestisce già due case rifugio ad indirizzo segreto destinate alle donne in uscita dalla violenza ed ai loro bambini. Questo nuovo alloggio avrà invece la diversa funzione di garantire immediata protezione a chi ancora non ha intrapreso un percorso di uscita dalla violenza.

«Per la nostra attività si tratta di uno strumento essenziale – commenta la presidente di Sos Donna Antonella Oriani – che ci permette di dare risposte immediate a situazioni di grande drammaticità e rischio. Nel 2012 il nostro centro antiviolenza ha accolto 174 donne, di cui 4 in emergenza. Nei primi otto mesi del 2013 siamo già a quota 135, di cui 4 in emergenza (per un totale di 352 notti), istituzioni e opinioni pubblica stanno rendendosi conto ogni giorno di più di quanto il problema sia grave e diffuso, ma occorrono risposte immediate come questa per poter aiutare davvero le troppe donne che ogni giorno sono costrette a subire violenze».

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